ABUSI AL PRESEMINARIO, "il Vaticano riapre le indagini"
- Luca Soddu
- 22 nov 2017
- Tempo di lettura: 2 min
La domanda che mi sorge è la seguente: perché testate giornalistiche, tv e quant'altro stanno rivolgendo tutte le attenzioni sul caso Fausto Brizzi dove, alcune ultratrentenni attricette sconosciute e mai arrivate lo denunciano (attenzione: pubblicamente e non alle autorità competenti) per averle molestate mentre tralasciano questo tizio denunciato anche alle autorità competenti per aver molestato da sempre minori del preseminario e ora si trova a contatto più di allora con minori.
Papa Francesco «si faccia chiarezza e giustizia». E la risposta del pontefice non si è fatta attendere.
[FOTO: Cattedrale di Como - Sabato 10 giugno, alle ore 10, il vescovo Oscar Cantoni ordinerà 5 nuovi presbiteri al servizio della diocesi di Como e dell'Opera don Folci indicato con la freccia "Don Gabriele Martinelli" è il prete accusato di abusi nel seminario minore in Vaticano]

Il caso continua a far discutere ma la mia domanda sarebbe questa: come mai le televisioni,testate giornalistiche si stanno infogando su Brizzi e le Presunti abusi al preseminario San Pio X: il Vaticano ha ordinato una nuova indagine per fare piena luce sulle presunte violenze che un giovane sacerdote, nato in provincia di Sondrio e che fino a pochi giorni fa operava a Colorina, avrebbe usato nei confronti di almeno un chierichetto poco più giovane di lui. Il prete oggi 25enne, che dalla nascita e fino ai 12 anni ha vissuto con la famiglia nel Comasco prima di trasferirsi al preseminario, da giorni non si è più visto in Valtellina, forse allontanato dalla Diocesi di Como quando è scoppiato lo scandalo.
una nota della sala stampa il Vaticano ha precisato che «a seguito di alcune segnalazioni, anonime e non, a partire dal 2013 furono compiute, a più riprese, delle indagini sia da parte dei Superiori del preseminario sia da parte del vescovo di Como, atteso che la Comunità degli educatori appartiene alla sua Diocesi. - I fatti denunciati, che risalivano agli anni precedenti e che avrebbero coinvolto alunni coetanei tra loro, alcuni dei quali non più presenti nell’Istituto al momento degli accertamenti, non trovarono adeguata conferma. In considerazione di nuovi elementi recentemente emersi, è in corso una nuova indagine che faccia piena luce su quanto realmente accaduto».
Dopo il servizio giornalistico del programma televisivo «Le Iene» e la denuncia di un testimone dei presunti abusi raccolta da Gianluigi Nuzzi nel libro «Vaticano Spa» ha indotto il Vaticano a riprendere in mano le indagini. E ad occuparsi del caso negli ultimi giorni è stata anche la «Rete l’abuso», «un gruppo di attivisti, vittime e professionisti volontari – come si definiscono sul loro sito internet - sparsi su tutto territorio italiano, i quali hanno formato non solo una rete di supporto alla quale le vittime possono rivolgersi, ma anche un importante deterrente per evitare che la chiesa «nasconda» i preti pedofili». La onlus «Rete l’abuso», dopo aver reso pubblico sul web il nome del prete accusato di molestie e violenze sessuali, chiede l’intervento di papa Francesco «affinché si faccia chiarezza e giustizia». E la risposta del pontefice non si è fatta attendere.


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