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Angelo Leggieri: sono passati tre anni e Intanto quel "Circolo LGBT" continua senza vergog

  • ufficio Stampa
  • 22 mar 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

Scrive in un post del 21/03/2018 Angelo Leggieri: Sono passati 2 anni da questo ricordo e sto ancora procedendo con il mio avvocato tra mille difficoltà e inquirenti inefficienti. Intanto quel "Circolo" senza vergogna continua a professarsi associazione che difende i diritti della comunità...

il 18/02/2015 in compagnia dei suoi amici Angelo ha scelto di trascorrere la sua serata all'insegna del divertimento nella serata gay per eccellenza conosciuta come "MUCCASSASSINA".

Durante la serata qualcosa accade perché, Angelo, viene pestato a sangue da clienti dello stesso locale [identificati come eterosessuali] che, con la complicità della sicurezza accompagnano il malcapitato Angelo all'uscita senza neanche contattare il 118 che accadrà successivamente quando gli amici troveranno Angelo in strada.

Questa serata è realizzata, condotta e gestita interamente dall'Associazione Mario Mieli.

Chi è il l'associazione Mario Mieli? Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli è un’associazione indipendente, basata sul volontariato, nata nel 1983 dalla fusione di due preesistenti organizzazioni romane, “Fuori” e “Collettivo Narciso”: si occupa della rivendicazione e della tutela dei diritti civili delle persone Lgbtqi (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersessuali) e della persona in genere, della lotta a ogni forma di discriminazione e promuove attività culturali e di socializzazione.

Successivamente l'Associazione Mario Mieli prese conatto con Angelo per questo direttamente leggiamo il suo racconto:

Vi riporto esattamente quello che è accaduto dopo l'aggressione e in che modo sono stato contattato... per farti capire le dinamiche della situazione. Per essere chiaro quando parlo del Mieli e del "Circolo", mi riferisco sempre al CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE MARIO MIELI.


Mentre ero in pronto soccorso, il 18-2 2015, ho sentito via whatsapp un mio amico e collaboratore Pasquale Ciano, che lavora anche con Andrea Bearardicurti (meglio conosciuto come La Karl Du Pignè, segretario del "Circolo"), per raccontare a lui dell'aggressione che avevo subito, gli chiesi di girare i messaggi a La Karl, quella sera fui ricoverato per un intervento al naso... il mattino dopo gli scrissi ancora dicendogli che avevo intenzione di rifiutare l'intervento per farlo in un secondo momento e una volta tornato a casa gli mandai le foto che poi hanno girato il web, Sentii La Karl, che mi disse da subito che mi parlava in via confidenziale e NON come rappresentante del "Circolo", mi consigliò a sua volta di mandare una mail a due indirizzi del Mieli che non riporto quì, cosa che feci immediatamente, e che il mattino successivo ne avrebbe direttamente informato chi di dovere. Il giorno dopo mi chiamò era un venerdì e mi chiese di pazientare perchè era la serata in cui c'è la Muccassassina e che tutti erano oberati di lavoro assicurandomi ufficiosamente che sarei stato contattato entro il martedi successivo.

Silenzio.

Paquale che era adirato per quello che mi era successo mi chiese se poteva scrivere un post su fatto e io dissi che se si sentiva aveva il permesso di farlo.Il 26 febbraio alle ore 4 30 pubblico le foto che gli avevo mandato con un commento molto personale, senza fare il mio nome ne il nome della festa o del locale.... scoppiarono le polemiche... a un certo punto ho deciso di intervenire, riportando poi per intero il racconto dell'accaduto che poi ho postato anche sulla mia pagina.


Alle 16.25 dello stesso giorno mi contattò Sebastiano Secci del direttivo del Mieli per darmi un appuntamento al "Circolo" e parlare con me... naturalmente a quell'incontro venne anche la ragazze che aveva vissuto con me quella brutta esperienza.


Arrivati al Mieli ci mettemmo a tavolino e dopo averci specificato che la responsabilità per la selezione era limitata per quella serata, in quanto erano state vendute delle prevendite e che comunque per non fare entrare gente dall'aspetto inaffidabile ne avevano anche rimborsate alcune, che la serata non è organizzata direttamente da loro, ma che Muccassassina è gestita da una cooperativa e che loro sono solamente i detentori del "marchio", che la sicurezza è gestita dal locale "Qube" sul quale hanno scaricato tutte le responsabilità.... mi chiesero cosa volessi da loro.


Risposi che, da un circolo di cultura omosessuale, mi sarei aspettato una chiamata per sapere come stavo, o per scusarsi del fatto che questa cosa fosse accaduta in casa loro e che nessuno mi abbia soccorso.

Loro risposero che queste cose le aveva fatte per loro La Karl (che come specificavo prima invece ha tenuto a specificare che non parlava a titolo del Mieli). Mi chiesero di raccontare il fatto e lo feci dettagliatamente... quando finii mi dissero solo che c'erano altre versioni della vicenda che però a me non hanno comunicato.


Chiesi loro, a quel punto soltanto di evitare di minimizzare l'accaduto per evitare eventuali danni d'immagine e mi risposero che non lo avrebbero fatto. Come seconda e ultima cosa avevo loro chiesto di fare un appello pubblico per farsi mandare da chiunque fosse li, quella sera, foto o video fatti durante la serata di martedì grasso, creando un concorso per premiare la foto più bella, in modo che al momento in cui le autorità avrebbero sequestrato il materiale utile, avrebbero potuto prendere anche quelle e io avrei avuto più materiale per rintracciare i miei aggressori... Si sono garbatamente rifiutati citando norme sulla privacy... non ho compreso bene quale fosse il problema, ma notando una scarsa volontà di collaborazione non ho insistito. (In seguito non ho visto sulle loro pagine nulla che nemmeno parlasse di quanto accaduto.) Mi hanno detto che volevano cercare di fare delle indagini tramite i loro volontari... di cui poi non mi hanno tenuto al corrente...


Naturalmente chiesi se erano disponibili le foto fatte dal fotografo ufficiale della serata e i video fatti a scopo pubblicitario e se ce ne fossero altre oltre a quelle pubblicate sul web. Risposero di si ad entrambe le domande. La mia amica intervenne dicendo che non voleva esporsi subito per paura che scoppiasse un caso diplomatico, non essendo lei cittadina italiana... loro risposero che poteva fare come credeva, senza offrirle aiuto di nessun genere.


Chiesi se erano presenti telecamere interne o esterne nel locale... loro mi dissero che non c'erano telecamere interne e che le registrazioni di quelle esterne venivano cancellate ogni 48 ore.

Poi molto carinamente mi hanno invitato ad andare a fare un giro di persona a Muccassassina per vedere se li trovavo io quelli che mi hanno aggredito... e secondo voi io ci rimetterò più piede?

Per finire dissi di aver individuato due dei miei aggressori in una foto pubblicata sulla loro pagina facebook, gliela mostrai e alla vista di quella foto il PRESIDENTE DEL CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE MARIO MIELI ha esclamato: "però che boni!", tutti i presenti dissero di non conoscere le persone che avevo indicato nella foto , mi hanno consigliato di utilizzare google image per provare a fare una ricerca utilizzando l'immagine, detto questo ci siamo salutati, il Presidente, che abbiamo incontrato uscendo, in quanto si era allontanato dalla sala in cui eravamo mentre stavamo concludendo la conversazione, ha stretto la mano alla mia amica dicendo un "mi dispiace" e a quel punto abbiamo lasciato l'edificio.


Li ho risentiti dopo un paio di settimane tramite La Karl (Andrea Berardicurti), in veste ufficiale di segretario, che mi propose di tornare al Mieli per visionare le altre foto in un paio di ore... mi sono rifiutato in quanto credo che 2 ore non mi sarebbero state sufficienti per controllare nel dettaglio ogni singola foto (circa 300) e i video, preferendo comunque che venissero prima acquisiti dalle autorità.

Da quel momento, con me, il silenzio....


in seguito vennero fuori vari articoli e notizie sui Tg ai quali io non avevo dato nessuna informazione, riportando notizie in maniera distorta e in cui si diceva che il "Circolo" Mieli mi stava vicino dal primo momento.


Non sono dichiarazioni che ho rilasciato io e non so chi l'abbia fatto...


Come può un Associazione LGBT che dovrebbe tutelare i diritti della comunità omosessuale avere questo atteggiamento nei confronti di un RAGAZZO GAY pestato all'interno dei loro locali e in occasione di una loro serata tematica GAY ???


SILENZIO .....


ecco le foto:



 
 
 

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Laura Gorini

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