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Pedofilia, come riconoscere un pedofilo!

  • ufficio Stampa
  • 22 mar 2018
  • Tempo di lettura: 3 min


Essere in grado di identificare un pedofilo è fondamentale. Tuttavia, riconoscerlo può rivelarsi un compito difficile, poiché ci sono persone che sanno guadagnarsi la fiducia dei bambini dei quali abusano.


La prima cosa da fare è riconoscere il profilo del possibile pedofilo. Questi non presenta caratteristiche fisiche distintive, poiché può trattarsi di una persona di qualsiasi nazionalità, religione o sesso.


Abbiamo studiato da varie ricerche un profilo di un possibile pedofilo:


1. Diventa un amico di famiglia

erca di relazionarsi con la famiglia e di andarvi d’accordo, è molto socievole, si prende cura dei bambini, li porta a spasso, a fare shopping… Cerca di avvicinarsi il più possibile, di diventare amico dei bambini e di guadagnarsi la loro fiducia.


2. La maggioranza dei pedofili sono persone conosciute dai bambini

Secondo alcuni studi realizzati dalla American Psychological Association (APA), il 30% dei bambini abusati sono vittime di un familiare, il 60% di un adulto conosciuto e il 10% di uno sconosciuto.


3. Caratteristiche dei pedofili

Di solito i pedofili presentano storie di abusi fisici o sessuale. Alcuni soffrono di disturbi psichici o della personalità.


4. Svolgono lavori che permette a loro di stare vicino ai bambini

Passano molte ore con i bambini e svolgono mestieri come allenatori, baby-sitter, professori. Dichiarano di amare i bambini e li considerano la loro vita.


5. Sono molto astuti e ingegnosi

Ricorrono a trucchi, attività, giochi, sanno guadagnarsi la fiducia dei bambini e tenere nascosti segreti che poi utilizzeranno come fonte di potere. I giochi sono a sfondo sessuale, erotici, vi sono baci e palpeggiamenti.

Il bambino viene esposto a materiale pornografico, ricatto, minaccia, ma lo fanno con “affetto” ed “amore” per confondere ed isolare i bambini con queste tattiche.


Alcune caratteristiche del pedofilo

Custodiscono ricordi, vestiti, libri e giocattoli

Non si concentrano solo su un bambino, possono avere vari obbietti e possono abusare di vari bambini contemporaneamente.

Non si sentono in colpa per le loro azioni

Vengono definiti sociopati, poiché non provano empatia né rimorsi per le azioni che compiono.

Molte volte le vittime sono considerate come oggetti

Alcuni pedofili sostengono che il loro atteggiamento sia motivato dalla voglia di evitare ai bambini la sofferenza che loro hanno vissuto da piccoli.

Di solito i pedofili sono stati vittime di abusi o maltrattamento durante l’infanzia

Alla base del disturbo di questi individui vi sono sesso esperienza sessuali traumatiche e violente.

Consigli per prevenire un possibile “attacco” da parte di un pedofilo

Non lasciare soli i bambini

Per strada, al parco, in piscina, durante un’attività, ai corsi o in palestra. Fate attenzione a chi sono i professori, quando i bambini entrano e quando escono, e accompagnateli sempre.

Parlate loro dei pericoli

Spiegate i limiti che devono imporre, che nessuno, nemmeno un familiare, può toccare le loro parti intime, che nessun adulto deve chiedere loro qualcosa da non poter poi raccontare ai genitori, perché se è così, è sbagliato.

Identificare gli sbalzi d’umore nei bambini:

Se stanno zitti, se sono depressi, tristi, se si rinchiudono nella loro stanza, potrebbero essere segnali di un abuso ricevuto.
Tenete sotto controllo le reti sociali

Fare attenzione che non pubblichino foto che possano attirare l’attenzione di un pedofilo. Non devono pubblicare nemmeno informazioni personali su se stessi o sulla famiglia, come indirizzo, scuola o luoghi in cui sono soliti recarsi.

I genitori devono possedere i dati di accesso alle reti sociali

È necessario avere le credenziali delle loro reti sociali per gestire i messaggi privati e le richieste di amicizia. I pedofili potrebbero essere sia uomini sia donne.

I bambini devono sentirsi emotivamente sostenuti

I bambini che non si sentono sostenuti sono facili prede per i pedofili. Parlate con i vostri figli, create una relazione di amicizia e fiducia, una relazione aperta, che permetta loro di parlarvi dei loro problemi o del loro stato d’animo.

È molto importante che sappiano di poter chiedere aiuto se ritengono di essere in pericolo. In ogni paese esistono istituzioni o fondazioni che aiutano i familiari che devono affrontare problemi di abuso infantile.

È fondamentale chiedere aiuto, spezzare il ciclo di violenza e il silenzio,denunciare, perché le vittime sono sempre numerose.


 
 
 

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Ufficio Stampa

Laura Gorini

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